Differenze tra le versioni di ""call for participation" alla lezione zero 2.0"

Da raspibo.
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* RaccattaRAEE/OfPCina: una associazione che insegna come riutilizzare i propri apparati obsoleti, l'autocostruzione, l'autoriparazione di sistemi elettronici e di computer e fa corsi di software libero;
 
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E' proprio dalla disponbilita' di questi strumenti che e' nato RaspiBO, che

Versione attuale delle 22:00, 4 nov 2013

mi chiamo Renzo Davoli e sono professore di Informatica all'Universita' di Bologna. [1] [2]

Nell'anno passato ho attivato un non-corso di Informatica e Elettronica Libere: RaspiBO. [3] La lezione 0 del non corso (20 dicembre 2012) ha visto la partecipazione di piu' di 120 persone.

E' un non-corso perche' ognuno porta la propria esperienza. Non esiste un programma in un non corso. E' la volonta' di imparare e di fare esperimenti che detta di volta in volta gli argomenti da studiare insieme. Tutti i partecipanti sono discenti e possono essere docenti se hanno una esperienza da condividere.

Si e' creata attorno a RaspiBO una magnifica sinergia fra tante associazioni che esistono sul territorio bolognese e, che tramite la partecipazione attiva al non corso, mettono a disposizione le loro diverse competenze.

  • ERLUG: il Linux User Group dell'Emilia Romagna;
  • RaccattaRAEE/OfPCina: una associazione che insegna come riutilizzare i propri apparati obsoleti, l'autocostruzione, l'autoriparazione di sistemi elettronici e di computer e fa corsi di software libero;
  • BFSF: il Bologna Free Software Forum;
  • CoderDojo Bologna: che si occupa della didattica gioisa/giocosa della programmazione per bambini da 7 a 13 anni.

Collaboriamo anche con MakeInBo: specialisti nella autocostruzione e nell'utilizzo creativo di strumenti di Making (stampanti 3D, frese a controllo numerico).

A partire dalla lezione zero ci incontriamo due volte al mese per dare libero sfogo alla nostra creativita' in tantissimi campi, giusto per citarne alcuni:

  • didattica dell'informatica (quella vera!);
  • autocostruzione di stampanti 3D e frese a controllo numerico;
  • sviluppo programmi e modelli per stampanti 3D;
  • progettazione di circuiti elettronici;
  • autocostruzione di sistemi domotici, di robot, di modelli che procedono a terra o che volano;
  • autocostruzione di strumenti di rilevazione meteorologica e di qualita' ambientale (misura inquinanti della terra e dell'aria, radioattivita' e inquinamento elettro-magnetico, un funzionario ARPA partecipa RaspiBO);
  • costruzione di reti radio digitali, anche per la comunicazione in caso di emergenza (ci sono alcuni radioamatori professionali in RaspiBO).

Queste sono solo le cose delle quali ci occupiamo ora, se emergono altri argomenti interessanti e ci sono persone interessate a lavorare in altri campi, attiveremo altri gruppi. (per esempio forse si creera' presto un gruppo di autocostruzione di sismografi).

Nel gruppo sono presenti professionisti laureati in tanti campi, Informatica, Elettronica, Meccanica, ma anche artigiani, imprenditori, e semplici hobbisti. Ci sono anche studenti delle scuole superiori.

RaspiBO ha partecipato alla Maker Faire di Roma (visitata da piu di 30 mila persone), dove lo stand ha ricevuto il riconoscimento come uno dei gruppi piu' creativi. [4]

RaspiBO e' un luogo dove si gioca con la propria creativita' generando competenze che possono arricchire il tessuto culturale ed economico del territorio. L'artigiano del XXI secolo deve usare gli strumenti con cui giochiamo al non-corso e l'imprenditore puo' trovare tante idee per sviluppare nuovi mercati.

RaspiBO deve il suo successo alla crescita del movimento culturale dei maker [5] che consente ai giovani e ai meno giovani di avvicinarsi ad un apprendimento della conoscenza operativa (il "come"), piuttosto che al nozionismo (il "cosa"). Il problem solving come chiave di apprendimento riavvicina i giovani allo studio dell'informatica (quella vera, correlata appunto alla soluzione di problemi e non gia' all'uso di programmi).

Per questo motivo si moltiplicano nel mondo iniziative volte a avvicinare gli studenti alla scrittura di codice (http://www.code.org), a mostrare alle studentesse (oggi poco numerose nei corsi di informatica) la bellezza creativa dell'informatica (http://sheplusplus.stanford.edu), e a dare agli studenti strumenti hardware a basso costo per poter sperimentare liberamente (http://www.raspberrypi.org).

E' proprio dalla disponbilita' di questi strumenti che e' nato RaspiBO, che anche nel nome ricorda il Raspberry PI, il personal computer che costa 35$, che non ha segreti e che puo' essere utilizzato come ogni altro PC per compilare un foglio elettronico, scrivere una lettera, navigare in rete etc., ma anche per costruire ed interfacciare circuiti elettronici autocostruiti e dare libero sfogo alla propria fantasia.

Il non corso e' aperto a tutti ma abbiamo pensato che chi si avvicina oggi, dopo circa un anno di attivita', possa sentirsi un po' escluso: i gruppi di lavoro sono gia' molto affiatati e si incontrano anche autonomamente per i propri esperimenti.

Pertanto il giorno 7 novembre, Giovedi', presso la Casa per la pace La Filanda, via Canonici Renani 8, alla Croce di Casalecchio di Reno (Bologna), organizzo nuovamente una lezione zero del non corso. Si ripartira' da zero, i non-studenti potranno poi creare nouvi gruppi o integrarsi in quelli esistenti.

E' l'occasione per conoscere meglio l'iniziativa e forse per accendere nuove passioni creative, generare nuovi prototipi che a loro volta possono attivare nuovi mestieri.

Chiedo di divulgare questo messaggio agli studenti, ai docenti, agli artigiani, ai pensionati (che hanno tanta esperienza!), agli imprenditori, agli hobbisti... e a tutti quelli che pensate possano essere interessati a questa esperienza.

grazie

     renzo davoli

Bologna, 03 novembre 2013