Installazione di una Debian minimale
Questa pagina vuole essere di aiuto per chi e' alla ricerca di una ricetta per l'installazione minimale per PC della distribuzione GNU/Linux Debian.
Di sicuro questa non e' l'unica ricetta possibile e probabilmente non e' la migliore ma voglio condividere il modo in cui installato il mio sistema operativo preferito.
Prima di tutto procuratevi un media di installazione(CD, penna usb, boot da rete). Avviamo l'installer e per prima cosa scegliamo la lingua, la scelta della lingua non e' banale se avete una buona comprensione dell'inglese scritto vi consiglio caldamente di installare il vostro sistema operativo in inglese: rendera' piu' semplice sia la ricerca di aiuto sia la costruzione di un glossario indispensabile per cercare documentazione e soluzioni sulla rete!
Le seconde domande riguardano la localizzazione: qui conviene rispondere correttamente in modo da avere i settings corretti per i fuso orario, o il formato di default della carta della stampante!
Tastiera: il mondo dell'informatica e' pieno di simboli che sulla tastiera italia appaiono esotici: " / , \ , ? , * ,# ,~ , [ , ] , { , }, ` " vi siete mai chiesti "quale razza di masochista ha scelto la tilde come scorciatoia per la home?" ecco la risposta e' che nell'informatica ci sono meno masochisti di quel che si crede e ogni tasto speciale e' stato scelto perche' era li sulla tastiera col layout americano... se non passate le giornate a scrivere contenuti date un'occasione al layout americano "en_US" magari con dead keys se volete fare, quando scrivete in italiano, un uso corretto di accenti e apostrofi. Per farla breve la mia scelta sul layout di tastiera e' "American English".
Scelta dell'hostname ovvero battezzare la nostra macchina, questo e' probabilmente il momenti piu' intimo e complicato di tutta la procedura: nel dubbio PIPPO ha salvato molti sistemisti dalla morte!
Password di root e account utente: mi raccomando due password separate, facili da ricordare, difficili da indovinare...no qui PIPPO non va bene!
Partizionamento del disco: non esistono regole e le buone pratiche sono legate alle funzioni che la macchina dovra' ricoprire.
Se avete molto disco preferite la separazione di /home e /var : i sistemi Linux tendono a rompersi quando lo spazio disponibile va a zero ed e' facile perdere il controllo dello spazio occupato su queste due directory.
Avere una /home separata inoltre fornisce una buona base per il recupero dei nostri dati in caso di disastro.
La regole e' che un sistema debian desktop tende a stare entro i 20 giga, non dedicatene meno a /root: se il vostro spazio libero totale e' vicino a quei numeri meglio mantenere tutto su un'unica partizione!
SWAP: e' una partizione dedicata usata dal sistema per parcheggiare i dati quando lo spazio su ram non e' sufficiente: non ci sono formule magiche per ogni situazione anche se in passato si consigliava di allocare il doppio dello spazio disponibile su ram. Io su macchine moderne con molta ram ed ssd evito proprio di crearla ma attenti questo puo' rendere la macchina instabile e portare a comportamenti imprevisti. Se avete un SSD informatevi su come evitare che il sistema swappando rovini questo gioiello tecnologico!
L'installer ci chiedera' se vogliamo partecipare al "package survey" e' un modo per far sapere agli sviluppatori Debian quali pacchetti vengono usati e quali no in modo da concentrare gli sforzi su cio' che ' di maggiore utilita': passiamo le giornate a regalare nostri dati a chiunque e vogliamo fare i preziosi proprio con chi ci regala questo capolavoro??? Rispondiamo si e andiamo a avanti.
Software selection: selezioniamo soltanto SSH Server, Laptop e Standard system utilities.
Installiamo anche il bootloader grub e riavviamo!
Complimenti avete appena reso la vostra macchina un vero computer!:D
Al prossimo riavvio una potente workstation sara' a vostra disposizione ma probabilmente sentirete la mancanza di finestre, freccette del mouse e altre diavolerie moderne.
Facciamo login, diventiamo root e sistemiamo il file /etc/apt/source.list commentando la chiavetta USB come sorgente di installazione: al momento il vostro editor di testo preferito (vim, what else?!) non sara' avviabile ma "vi" e' a vostra disposizione. In base alle vostre convinzioni religiose in questo momento potete anche decidere se mantenere un sistema puro basato su solo software libero o abilitare i repository anche per roba non completamente libera. Nel caso sostituire alla fine di ogni repository abilitato la voce "main" con "main contrib non-free" rendera' il vostro sistema meno ortodosso ma di piu' facile configurazione.
Prima di iniziare conviene abilitare la "bash completion" anche per root, si tratta della fantastica magia che completa automaticamente i comandi dati via terminale semplicemente battendo sul tasto tab, purtroppo questa funzionalita' non e' abilitata per root(probabilmente per un buon motivo che al momento ignoro)
ci basta copiare le ultime sette righe del file bashrc di un utente su quello del nostro root
- tail -n 7 /home/utente/.bashrc >> /root/.bashrc
Aggiorniamo quindi la lista dei pacchetti disponibili con aptitude update e iniziamo ad installare un pochino di software (warning da qui in poi assumero' che vogliate un desktop configurato come il mio, forkate pure con l'alternativa a voi gradita).
nel mio caso avendo una scheda video intel, vado direttamente al punto evitando che il sistema tiri giu' tanti driver non necessari:
- aptitude install xserver-xorg-video-intel xutils evilwm xinit xbindkeys iceweasel chromium x11-apps xfonts-100dpi xfonts-75dpi
xbindkesy e' un tool utiissimo che ci permette di definire scorciatorie da tastiera personalizzate per lanciare programmi, bisogna definire un file ~/.xbindkeysrc con la relativa configurazion.
evilwm e' un fantastico e minimale windows manager, le poche e semplici funzioni permettono di spostare o ridimensionare una finestra, massimizzarla(ctrl-alt-x), chiuderla (ctrl-alt-esc) o di aprire un terminale (ctrl-alt-invio).
Possiamo aggiungere qualcosa di grafico per lanciare applicativi oppure affidarci al terminale.
Per far partire il nostro ambiente grafico ossiamo affidarci a startx e configurare le istruzioni necessarie tramite il file ~/.xinitrc ecco il mio:
- !/bin/bash
xbindkeys evilwm exec xclock
Da questo momento potremo avviare l'ambiente grafico con il comando "startx" tutto questo e' replicabile col windows manager che preferite.
Se vogliamo che al login da una determinata tty (tty1 nell'esempio) X venga avviato possiamo editare il nostro file ~/.profile aggiungendo le seguenti righe:
if [ `tty` = /dev/tty1 ]; then
startx
fi